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Nuntio Vobis
apr 24 2011
Buona Pasqua PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
domenica 24 aprile 2011
buona-pasqua.jpg
Auguri di Pace e di Santità
a voi e alle vostre famiglie.
E a tutti coloro che incontrerete dite:
"Buona Pasqua! Cristo è risorto anche per te!"
 

Don Marino
Padre Angelo
La redazione di sannicolatoritto.it
 
apr 23 2011
Sabato Santo PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 23 aprile 2011

sabato_santo.jpg

 

IL SILENZIO

Il Sabato Santo, incastonato tra il dolore della Croce e la gioia della Pasqua, si colloca al centro della nostra fede. È un giorno denso di sofferenza, di attesa e di speranza; segnato da un profondo silenzio.
I discepoli hanno ancora nel cuore le immagini dolorose della morte di Gesù che segna la fine dei loro sogni messianici. In quel giorno sperimentano il silenzio di Dio, la pesantezza della sua apparente sconfitta, la disperazione dovuta all'assenza del Maestro prigioniero della morte.
C'è stato, a partire dalla cena pasquale, un succedersi vorticoso di fatti imprevedibili, che li ha sorpresi e ammutoliti. Le anticipazioni sulla sua passione più volte fatte da Gesù, i segni rassicuranti e miracolosi che le avevano sostenute, l'amore mostrato nell'Ultima Cena... tutto, in questo giorno, sembra svanito.
I discepoli hanno l'impressione che Dio sia divenuto muto e che non suggerisca più linee interpretative della storia.
A ciò si aggiunge la vergogna d'essere fuggiti e d'aver rinnegato il Signore: si sentono traditori, incapaci di far fronte al presente e senza prospettiva di futuro, non vedono come uscire da una situazione di crollo delle illusioni, mancando ancora quei segni che incominceranno a scuoterli a partire dal mattino della Domenica con il racconto del sepolcro vuoto e le apparizioni del Risorto.
Tuttavia, i discepoli, proprio attraverso la porta del Sabato Santo, ci aiutano a riflettere sul senso del nostro tempo e a leggere il passaggio dei nostri giorni, riconoscendo nel loro disorientamento, le nostalgie e le paure che caratterizzano la nostra vita di credenti nello scenario che s'appresta all'inizio di questo millennio. 

Corrado Bruno SDB 
Tratto da  don Bosco Torino

 

Dal sito dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto

LA DISCESA AGLI INFERI DEL SIGNORE

Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.

Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

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apr 22 2011
Venerdì Santo PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
venerdì 22 aprile 2011
«Stavano presso la croce di Gesù sua madre...»
(Gv 19, 25)
jesus_on_cross_by_shooting_incident.jpg
Dimmi, tu il saggio, tu il sapiente, tu il profeta,
dimmi, tu il Padre, tu il Santo fra i santi,
perchè questa solitudine e questo silenzio quella sera?
Dimmi, Maria, tu dov'eri?
Tu il ricovero degli afflitti,
il porto dei disperati perduti in un mare folle,
Maria, tu la madre, tu la potentissima
che cosa facevi e ora dove sei?
Che cosa ne fai del mio bambino che forse morirà?
Che cosa ne fai di mia figlia che è stata violata,
che cosa ne fai di mio marito sottratto al mio amore?
Dove sei quando il terrore degli uomini e quello
del cielo si abbattono su un paese
il più popolato, il più povero, il più disperato?
E Maria a sussurrarmi:
«Guarda, sono là, figlio mio!
Come te sono sconvolta dalle sofferenze,
La mia testa riposa sul legno della croce...
Guarda, è mio figlio!»

 
apr 20 2011
Giovedì Santo PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
mercoledì 20 aprile 2011

«Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me" »

(Gv 13,8)

lavandapiedi.jpg

Un pasto si prepara. Ciascuno ha ancora, nello spirito
le tensioni, la fatica di questi ultimi giorni.

Come trasmettere un messaggio
quando la fatica si legge sui visi,
e segna il corpo?

All'inizio della vita pubblica
Gesù si è immerso nell'acqua battesimale
donata da Giovanni.

Nelle ultime ore della sua vita,
Gesù si presenta come un modello ai suoi discepoli
si va ad annodare la cintura e a versare dell'acqua
per lavare i piedi dei suoi vicini.
«Quando toccherà a voi, fate come me».

L'acqua scorre dalla testa ai piedi.
Prendete parte a questo demarco di purificazione.
Il tempo dell'uomo nuovo è annunciato.

 
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